Torta Caprese

Un dolce sogno

 

…Tu, luna luna tu, luna caprese, ca faie sunna’ l’amore ‘e nnammurate…

Nel porto di Capri a Marina Grande dei versi riportati su formelle fissate nella roccia ricordano a chi scende ansioso dal traghetto e a chi riparte contento di essere stato sull’isola, che proprio li, se vuoi, l’amore lo puoi sognare. L’amore si sogna, certo ma ma a Capri hai dei formidabili alleati: la luna più romantica del mondoi e i versi e la musica  della bellissima canzone dell’immenso Peppino.

Del resto Pedro Calderòn de la Barca lo sapeva da tempo che La vida es sueño come aveva dimostrato in una mirabile opera teatrale del 1635. Perfino Biancaneve lo canta nel cartoon del grande Disney che ha fatto piangere, sorridere e soprattutto spaventare generazioni di bambini: I sogni son desideri racchiusi in fondo al cuor…

Che c’entrano tutte queste citazioni riguardo ai sogni? Ci stanno eccome, perché l’altra notte ho fatto un sogno e ve lo voglio raccontare.

Ho sognato che mi trovavo nei ruggenti anni venti ed ero un giovane cuoco alle prime armi che aveva trovato lavoro, come aiuto dell’aiuto, nella cucina di un bellissimo Hotel di Capri affacciato sul mare con i Faraglioni davanti. Ero contentissimo. Bella gente, cucina prestigiosa, grande occasione per dimostrare le mie capacità. Solo che anche nei sogni qualcosa a volte va storto. Infatti arriva come ospite nell’hotel un gangster italo americano con una fama terribile e tutti cominciano a preoccuparsi di quello che può combinare. Vuole, lui e la sua banda, una cene strepitosa in terrazza col meglio della cucina napoletana. Vuole pure la luna piena, senno farà sfragelli. Tutti cominciano darsi da fare al loro meglio: scialatielli, pesci, aragoste, c’è perfino la luna, quasi piena. Tutto è quasi, pronto meno il dolce. Perché il pasticcere, il sogno non lo spiega, quella sera è sparito, non si trova. Tutti sono troppo indaffarati per lasciare i loro compiti cosi lo chef, con mossa disperata, affida a me il compito del dolce.

Ma chef, dico, grazie della fiducia non posso farcela, sono alle prime armi…

E già sudavo per lo spavento quello che poteva succedere. Licenziato e sparato la stessa sera. Dico: andiamola a comprare una torta in pasticceria… Ma come mi può venire in mente un Hotel stellato come questo con una grande cucina rinomata che compra i dolci’? Fai quello che ti pare ma fallo bene. Allora mi butto di corsa sulla ricetta di un dolce al cioccolato tipo Brownie che penso possa piacere al Gangster. Ma guarda che sogno, sempre in agguato l’ansia da prestazione, quasi un incubo. Preparo gli ingredienti tremando: trito le mandorle, batto le uova, prendo il cioccolato, la farina e lo zucchero. Alla fine metto nello stampo e inforno ma non son affatto sicuro di cosa ho combinato. Mentre la torta cuoce vado nella mia cameretta a preparare la valigia, pronto a scappare dal terrazzino sul vicolo come Lemmon e Matthau nel film A qualcuno piace caldo. Sto per lanciarmi sul tendone di sotto quando sento lo chef che grida: Chi ha fatto questa torta??? Portatemi qui chi ha fatto questa torta che lo voglio vedere in faccia! Si apre la porta mi prendono per le braccia e mi portano giù in cucina. Povero me, è la fine della mia breve carriera e forse della mia breve vita. Invece accade il miracolo. Lo chef mi abbraccia: hai fatto una torta meravigliosa, non ho mai mangiato una cosa così buona, scioglievole e consistente allo stesso tempo, leggera e profumata. Hai inventato un nuovo meraviglioso dolce che chiameremo Torta Caprese. Ma come hai fatto? Come ho fatto? Mi guardo intorno e sul tavolo di marmo tra i resti degli ingredienti c’è ancora Intatto il pacco della farina. Mi sono dimenticato di metterla nell’impasto, neanche un grammo.

Che sogno! Ho sognato di essere il giovane inventore della Torta Caprese, venuta fuori da un mio meraviglioso errore di cucina. Mi sono svegliato ancora sudato ed emozionato. Mi sembrava che tutto si fosse svolto li per davvero. Perfino le mie mani erano appiccicose come se avessi appena cucinato. Ho leccato le dita: un inconfondibile sapore di cioccolato.

La Torta Caprese è un dolce tipico della pasticceria italiana conosciuto in tutto il mondo. È celebre per la sua consistenza ricca e densa e per la sua particolarità di essere senza glutine, dato che non contiene farina.

INGREDIENTI PER 8 PERSONE

  • 4 uova
  • 150 g di zucchero
  • 150 g di burro preferibilmente da centrifuga
  • 200 g di mandorle di alta qualità come la Pizzuta d’Avola, siciliana o la Fascionello, pugliese
  • 250 g di cioccolato fondente al 75%
  • 2 cucchiaini di latte
  • zucchero a velo

PREPARAZIONE

  1. Tira fuori il burro dal frigo per portarlo a temperatura ambiente. Intanto occupati delle mamdorle. Ti sconsiglio di usare le mandorle già sgusciate e prive della pelle. Quasi sempre non sanno di molto. Se hai pazienza sgusciale personalmente altrimenti usa almeno quelle con la pelle che avrai cura di porre un minuto in acqua calda. Poi ti basterà stringerle tra le dita per liberarle dell’involucro con facilità. Poi frulla le mandorle, fino ad ottenere una sorta di granella piuttosto fine.
  2. Separa i tuorli delle uova dagli albumi che monterai a neve soda come per le meringhe.
  3. A questo punto in una terrina impasta il burro con lo zucchero ed aggiungi le uova uno per volta. Aggiungi anche la granella di mandorle ed il coccolato che avrai già fatto fondere a bagno maria a fuoco basso in un pentolino rigirando con  un cucchiaio e pochissimo latte. Dopo aver impastato un minuto aggiungi gli albumi a neve cercando di incorporarli nel composto, senza smontarli, con una paletta che ruoterai dal basso verso l’alto.
  4. È tutto: ora puoi versare il budino ottenuto in una teglia imburrata ed infornare in forno statico per 45 minuti alla temperatura di 180°.
  5. Se ti piace decora la torta con zucchero a velo. Io preferisco servirla con un pò di coulis di frutti di bosco oppure con un cucchiaio di panna fresca.


Le foto e soprattutto la torta squisita sono state fatte da Bruna

Senti che mangi !