Paella Valenciana

La storia
La ricetta di Montalban
Ad un certo punto cominciò la moda della Paella. Tutti ti invitavano a cena dicendo di conoscere la vera ricetta, quella che prevede il segreto dosaggio sia delle carni che dei frutti di mare. La Paella valenciana da monumento della cucina tradizionale spagnola era diventata un piatto italiano. Le ricette e le esecuzioni erano in realtà tutte diverse: qualcuna buonina; altre molto meno.
Anni dopo, al bellissimo matrimonio di Francesca, figlia di cari amici, gli sposi vollero far partecipi gli invitati della loro gioia condividendo alcune delle cose che amano nella vita. Tra queste i libri che avevano letto: ne portarono alcuni scatoloni che donarono a tutti gli invitati, con dedica affettuosa. A me tocco in dono I mari del Sud di Mauel Vázquez Montalbán. Accolsi il libro con gioia per l’idea carina del dono e perché non lo avevo letto. Ma la gioia crebbe nello scoprire proprio dal personaggio di Pepe Carvalho, l’investigatore dolente e gourmet che ha ispirato Camilleri per il suo commissario Montalbano, che l’antica ricetta valenciana è di sole carni e verdure e non prevede mariscos, cioè né crostacei né frutti di mare.
Finalmente! Una rivelazione. A me quella mescolanza di carne e frutti di mare davvero non era mai piaciuta.
Montalbán, grande narratore, con le indagini dell’investigatore Pepe
Carvalho attraverso un universo cinico ed avido, ci fa esplorare la cultura profonda della cucina popolare spagnola. E in Mari del Sud una sera, un generoso ospite, tra abbondanti libagioni, prepara per il nostro investigatore una Paella di sole carni sostenendo essere quella la vera ricetta della tradizione, sicuramente com’era cucinata prima della corruzione successiva ad opera dei pescatori che vollero infilarci ad ogni costo anche il loro pescato.
Ed è questa la ricetta che vi propongo, ricostruita dall’episodio di quel
delizioso libro del grande scrittore, poeta, saggista e gastronomo spagnolo Manuel Vasquez Montalban che scrisse il suo primo libro nelle prigioni di Fancisco Franco con l’accusa di attività antifranchista perché aveva partecipato ad una manifestazione studentesca a sostegno dello sciopero dei minatori delle Asturie.
La ricetta
INGREDIENTI
“Te l’ho detto chiaramente. Mezzo chilo di riso, mezzo coniglio, mezzo pollo, un quarto di chilo di puntine di maiale, un quarto di chilo di fagiolino, due peperoni, due pomodori, prezzemolo, aglio, zafferano, sale e nient’altro. Tutto il resto sono aggiunte estranee”.

PREPARAZIONE
- Friggi nella paellera, tipica padella in ferro a due manici, il coniglio, il pollo e le puntine di maiale ponendo gli ingredienti in successione, cominciando dalla carne per finire con il riso e lo zafferano.
- Una volta fritti, spostali con un cucchiaio di legno di lato nella padella, nella parte più lontana dalla fiamma diretta. Quindi aggiungi i fagiolini e falli friggere per bene. Poi sposta anche questi verso l’esterno della paellera, aggiungi i pomodori e falli andare; fai la stessa cosa con i peperoni.
- A questo punto mescola gli ingredienti tutti insieme e falli cuocere per qualche minuto. Metti nella padella abbondante acqua e aggiungi lo zafferano e il sale quindi porta a bollore e ora versa il riso. Fai andare a fiamma alta per 5 minuti, poi abbassate il fuoco al minimo e cuoci per 30 minuti o fino a che il riso è cotto. Assaggia sempre ed aggiungi acqua calda se dovesse diventare troppo asciutto.
- Aspetta che si amalgamino un po i sapori e poi servi come ta il nostro Pepe Carvalho insieme ai suoi due commensali.
Senti che mangi !
