Frascarelli

Un cibo antico per le puerpere

I Frascarelli è un altro piatto che affonda le sue radici nella tradizione contadina. Diffusi in diverse varianti tra Marche, Lazio ed Umbria, rappresentano un piccolo tesoro gastronomico regionale da riscoprire. La loro semplicità, fatta di pochi ingredienti come farina e acqua, non ne sminuisce la ricchezza del sapore e la capacità di evocare memorie di tempi passati.

La ricetta che consiglio è quella tipica del Lazio, dove i frascarelli si presentano come una pasta grumosa più o meno consistente che viene cotta in un brodo vegetale. Questa consistenza, che varia di casa in casa e di paese in paese, è ottenuta spruzzando l’acqua con le mani bagnate sulla farina sparsa su una spianatoia. Anticamente l’acqua non
veniva spruzzata con le dita ma con un ramoscello di olivo che in dialetto viene chiamato “frasca”, da cui viene fuori il nome di frascarelli.

Nel Lazio si mangiano in una zuppa consistente, profumata di verdure dell’orto, dal sapore schietto e confortante. Proprio per questa loro caratteristica brodosa venivano preparati per le puerpere a cui ancora non era “sceso” il latte per nutrire il bimbo appena nato, oppure per aumentarne la quantità. Dicerie popolari? Ebbene, le donne della mia famiglia sono pronte a testimoniare che funziona davvero.

Nelle Marche i frascarelli vengono invece conditi con un sugo fatto di cipolla, sedano, lardo e conserva di pomodoro. Tuttavia, esistono varianti più elaborate con salsicce e costine di maiale, che arricchiscono il piatto nelle occasioni speciali.
Anche i frascarelli quindi raccontano la storia delle usanze alimentari di questo Paese, la capacità di un popolo di trasformare ingredienti semplici in un’esperienza culinaria ricca di significato. Riscoprirli oggi significa riportare in vita un pezzetto di tradizione, un sapore autentico che ci lega al nostro passato.

INGREDIENTI PER 4 PERSONE

  • 200 g di farina 00
  • 1 l e 1/2 di acqua
  • 1 carotina
  • 1/2 costa di sedano
  • 1 cipollato fresco
  • 2 foglie di bietola
  • 2 pomodorini
  • Qb Pecorino romano
  • Qb Sale
  • 4 rametti di Timo fresco

PREPARAZIONE

  1. Monda e taglia a pezzi grossolani il sedano, la carota, il cipollato, le foglie di  bietola ed i pomodorini e prepara un brodo vegetale facendolo bollire per  circa 30 minuti.  
  2. Intanto su un piano di lavoro di legno ampio spargi la farina facendo però in  modo che rimanga uno strato di almeno mezzo centimetro. Poi con le mani  ben bagnate spruzza ripetutamente dell’acqua sopra la farina per formare  dei piccoli grumi che andrai a raccogliere sfregandoli tra le dita per ridurne la  grandezza e crearne quanti più possibile. Muovili anche molto leggermente sul piano per conferirgli maggiore consistenza. 
  3. Passa ora la farina  raggrumata in un setaccio dalle maglie strette finché nel setaccio non rimarranno soltanto delle palline irregolari: questi sono i Frascarelli. Cuocili subito per 15 minuti nel brodo bollente agitando continuamente con  un cucchiaio di legno. Il brodo si addenserà trasformandosi in una zuppa  chiara e consistente con dei piccoli grumi all’interno. Se fosse troppo densa  aggiungi acqua calda, ma senza esagerare. Sala, fai mantecare con un poco  pecorino e servi in fondine con un giro di olio EVO, un’altro pò di pecorino  aromatizzando con un rametto di timo fresco.

Senti che mangi !