Minestra di broccoli

La spirale di Fibonacci nel piatto

Avete mai guardato un broccolo romanesco da vicino e pensato: ‘Ma come cavolo è fatto questo cavolo di ortaggio !? No? Beh, dovreste! Perché questo ortaggio è un vero e proprio capolavoro della natura, un concentrato di matematica e design che vi lascerà a bocca aperta.

Immaginate un piccolissimo broccolo che si ripete all’infinito come in un gioco di specchi fino a formare un ortaggio completo. Ogni piccola cima è un broccolo in miniatura, una copia esatta del broccolo intero. Questa magia si chiama ‘frattale’ e il broccolo romanesco è un maestro di questo potere. 

Un frattale è un oggetto geometrico dotato di omotetia interna: una parola difficile che vuol dire che l’oggetto si ripete nella sua forma allo stesso modo su scale diverse, e quindi, se ingrandisci una qualunque sua parte ottieni una figura del tutto simile all’originale.

Ma non è finita qui! Il numero di rosette che compongono questo ortaggio segue una regola matematica ancora più sorprendente: la sequenza di Fibonacci, dal nome del matematico che la studiò. Avete presente quei numeri che si ottengono sommando all’infinito i due precedent (0, 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13…)? Ecco, il broccolo romanesco è maestro anche in questo. 

E se pensate che sia un caso isolato, vi sbagliate di grosso. La spirale di Fibonacci, la rappresentazione grafica di questa sequenza incredibile, si trova ovunque in natura: nelle conchiglie, nei girasoli, persino nel modo in cui le foglie crescono sui rami. La natura affida veramente poco al caso. 

Quindi, la prossima volta che vi sentite un po’ confusi, pensare un pò al broccolo romanesco. Vi ricorderà che la perfezione esiste e che spesso si nasconde proprio sotto il nostro naso, magari nel nostro piatto, soprattutto se colmo di una pasta e broccoli fumante.

INGREDIENTI PER 4 PERSONE

  • un broccolo romano piccolo (circa ½ kg)
  • 200 g di maltagliati oppure per un vero classico tubetti mezzani
  • mezzo gambo di sedano
  • una carota
  • mezza cipolla
  • ¾ di litro di brodo vegetale
  • olio extravergine di oliva
  • vino bianco secco
  • odori: maggiorana, timo, peperoncino
  • 1 cucchiaino di concentrato di pomodoro
  • un pizzico di sale

PREPARAZIONE

  1. Pulisci e lava tutte le verdure. Dividi quindi il broccolo in cimette mentre ammiri la meraviglia del frattale. Prepara il soffritto tritando sedano, carota e cipolla, falli appassire con un pochino d’olio in una casseruola.

  2. Sfuma questa base con del vino bianco, poi aggiungi ¾ di litro di brodo vegetale bollente, la puntina di un cucchiaino di concentrato di pomodoro, un pizzico di maggiorana e qualche fogliolina di timo fresco, poco peperoncino tritato, e le cimette di broccolo.

  3. Lascia cuocere per una decina di minuti e poi butta la pasta. Se dovesse servire aggiungi ancora un po di brodo vegetale bollente. Fai cuocere per il tempo necessario la pasta, circa una dozzina di minuti,  poi lascia riposare qualche minuto ancora prima di servire. La minestra è ottima anche se preparata in anticipo e riscaldata al momento.

    Nota:
    Nella tradizione romana per la minestra di broccoli esiste  una versione con l’arzilla, denominazione popolare del pesce cartilagineo di nome razza. In questo caso si fa cuocere il pesce intero, con partenza da freddo, in un court bouillon aromatizzato con una foglia d’alloro, scalogno, sedano e carota. Una volta cotto si utilizza il brodo del pesce al posto di quello vegetale. Ed il pesce si mangia come secondo nel rispetto delle giornate “di magro” previste dalla tradizione giudaico cristiana.