Pane fatto in casa
La storia
Il pane e le rose
Il pane è così legato alla storia dell’evoluzione dell’uomo da rappresentare non solo il cibo per eccellenza, il nutrimento quotidiano della preghiera, ma il simbolo dell’emancipazione
e del diritto al benessere ed alla felicità.
Scrive Karl Marx: “Il comunismo è pane e rose, il necessario e il superfluo, una società dove si mangia meglio e di più (non solo pane), dove si lavora meglio e di meno, ma anche una società dove si è più felici, realizzati, liberi”
Un’idea meravigliosamente avanzata che non trovò molti adepti tra i lavoratori alle prese con le condizioni di vita disumane dell’epoca, ma che venne ripresa all’inizio del ‘900 dalla sindacalista femminista americana Rose Schneiderman, che lottava contro la scarsa sicurezza dei luoghi di lavoro e che fu protagonista del positivo risultato del referendum dello stato di New York che qualche anno dopo conferì alle donne il diritto al voto. Alla Schneiderman è attribuita la frase “We want bread but roses too”: quello che un lavoratore vuole è il diritto di vivere, non semplicemente di esistere. Il diritto alla vita come ce l’hanno i ricchi. Il diritto al sole, alla musica, all’arte.
Un punto di vista rivoluzionario, un’idea avanzata di liberazione che era stata immortalata in un bellissimo poema di James Oppenhaim nel 1911.
E “Pane per tutti, ma anche le rose” fu anche il grido delle lavoratrici tessili durante uno storico sciopero del 1912 durato 90 giorni a Lawrence, Massachusetts, in cui le donne fecero da avanguardia alle dure lotte che
portarono ad un miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro di decine di migliaia di operai del settore.
Un’idea rivoluzionaria, quasi come quella di tornare a farsi il pane in casa…
La ricetta
INGREDIENTI PER 4 PERSONE
- Gr 400 di farina tipo 1
- Gr 200 di farina di grano duro
- Gr 8 di lievito di birra fresco (in alternativa 4 grammi di lievito di birra secco)
- 400 millilitri di acqua
- 10 grammi di sale
- Qb olio EVO

PREPARAZIONE
- Prepara l’impasto la sera per poi procedere alla cottura la mattina successiva. Le dosi sono per un tegame di ghisa ovale da 31 cm. Per tegami più piccoli ridurre le dosi in proporzione
- Poni in una ciotola capiente la farina, il sale e 350 millilitri di acqua e impasta con una forchetta fino a ottenere un impasto grossolano. Copri con un canovaccio e lascia riposare l’impasto per 30 minuti a temperatura ambiente.
Sciogli il lievito di birra fresco o secco nei restanti 50 millilitri di acqua, poi uniscili all’impasto e lavoralo fino a completo assorbimento. Se disponi di impastatrice puoi compiere questa operazione a macchina montando l’apposito gancio da impasto. - Metti ora l’impasto su un piano di lavoro infarinato e lavoralo per qualche minuto a mano. Poi fallo riposare sul piano coperto da un telo di cotoneappena umido per 1 ora. In una ciotola capiente appena unta poni l’impasto coperto con pellicola per alimenti e fai lievitare in forno spento ma con la luce accesa per l’intera notte. Al mattino successivo l’impasto dovrà essere raddoppiato pronto per essere posto su un telo di cotone ricoperto di farina di grano duro. Ora allargalo leggermente con le dita e poi fai delle pieghe prendendo un lembo e ripiegandolo sull’altro come se piegassi un fazzoletto per cinque o sei volte. Fai ora riposare l’impasto sul telo e coperto per almeno 1 ora.
- Intanto porta il forno alla temperatura di 240 gradi, con dentro il tegame di ghisa con il coperchio posto sulla griglia a metà forno. Raggiunta la temperatura attendi una decina di minuti e quindi estrai con la massima attenzione e guanti idonei la pentola rovente dal forno. Togli il coperchio e sollevando i lembi del canovaccio con dentro l’impasto fallo cadere nellapentola e poi con un coltellino affilato pratica un incisione nel senso della lunghezza.
- Rimetti il coperchio al suo posto e inforna per 40 minuti, quindi togli il coperchio, abbassa la temperatura a 190 gradi e fai cuocere per altri 30 minuti o finché il pane non avrà preso un bel colore dorato. Quando sarà cotto poni il pane su una griglia per circa 30 minuti per farlo raffreddare.
Quando il pane sara pronto per essere affettato e lo assaggerai croccante e profumato, magari irrorato con un pò di olio buono, ti sembrerà di aver fatto un piccolo miracolo. E sarà davvero così.